Droni e privacy: preoccupazioni e possibili minacce

L’uso dei droni

I droni esistono da tempo, specialmente quelli destinati all’uso militare, ma quando parliamo di droni oggi, molto probabilmente abbiamo in mente droni commerciali più piccoli e più accessibili, diventati popolari in commercio negli ultimi anni e che hanno causato un boom nel loro uso e discussioni da parte dell’opinione pubblica. Questi piccoli droni hanno una portata relativamente ridotta ed una scarsa durata della batteria, possono essere azionati tramite uno smartphone e dispongono di telecamere per permetterci di vederne il tragitto da remoto. Possono essere utilizzati per la fotografia e la videografia, solo per divertimento o, nelle loro versioni più grandi, anche per il trasporto di oggetti vari. Si pensi, ad esempio, ad Amazon che ha già testato un servizio di consegna dei pacchi attraverso l’utilizzo di droni oppure ad alcuni ospedali che hanno recentemente adottato queste tecnologie per il trasporto di organi destinati al trapianto. I droni hanno il vantaggio di volare più facilmente e con meno energia o spreco di carburante rispetto ad altri mezzi terrestri e possono raggiungere luoghi talvolta inaccessibili, il che li rende molto utili anche per missioni di ricerca e salvataggio. Sono stati sviluppati anche droni passeggeri in grado di trasportare persone che, se migliorati nella sicurezza, potrebbero rappresentare una soluzione per trasportare passeggeri in modo rapido ed efficiente, trasformandosi in futuri mezzi di trasporto.

Quindi, con così tante opportunità offerte dall’uso commerciale dei droni, perche sono considerati da molte parti un problema? 
In che modo queste piccole macchine volanti minacciano la nostra sicurezza e privacy, considerando che molti paesi hanno adottato normative stringenti nell’utilizzo dei droni?

Implicazioni sulla sicurezza e sulla privacy

Molte di queste preoccupazioni per la privacy e la sicurezza derivano dal fatto che l’uso diffuso dei droni è ancora relativamente nuovo e, in quanto tale, era per lo più non regolamentato fino a poco tempo fa. I droni potrebbero essere pilotati da chiunque su proprietà private e poiché sono dotati di telecamere e microfoni minacciano la nostra privacy nelle case e negli spazi privati, ma anche negli spazi pubblici. Come primo esempio, potremmo discutere dell’uso dei droni da parte della polizia – che è molto più economico ed efficiente rispetto all’utilizzo di elicotteri o mezzi di supervisione simili – ma avere una supervisione costante dei droni sul proprio quartiere non è qualcosa che la maggior parte delle persone accettetebbe. Questo si traduce in un equilibrio tra la sicurezza da parte della polizia e la privacy: le opinioni a riguardo variano notevolmente.
Un altro problema è l’uso dei droni da parte di società private, le quali forse non sono in grado di monitorarci come potrebbero fare le autorità, ma anche la questione della raccolta di immagini e dati sui civili da parte di giganti commerciali come Amazon è da consiederarsi un argomento importante. Quando la preoccupazione per la privacy rovescerà il guadagno tecnologico che tali innovazioni portano? È da ritenersi più importante l’avanzamento tecnologico e nuovi modi di spedizione e trasporto o la nostra privacy è qualcosa per cui non arriveremmo comunque a compromessi?

Tralasciando gli inevitabili problemi di privacy, i droni sono ancora dispositivi tecnologici che possono essere hackerati o controllati da criminali ed organizzazioni che potrebbero usarli per varie attività e che potrebbero davvero inficiare la nostra sicurezza. Come affrontiamo queste situazioni di uso improprio? Come autorizziamo Amazon e i droni della polizia, o le persone che li pilotano per divertimento, controllando e cercando di sradicarne allo stesso tempo l’uso criminale?

Normative UE in vigore e uso futuro

Ci sono molte preoccupazioni sull’uso dei droni e proprio questo è ciò che ha portato allo sviluppo di normative in proposito in molti paesi. Nell’UE le ultime normative sui droni sono state introdotte nel gennaio 2021 e affrontano molte delle questioni in gioco: queste normative definiscono innanzitutto chi – privati ed organizzazioni – può utilizzare un drone, come e dove. Determinano se l’utente del drone debba essere registrato, quale tipo e dimensione del dispositivo possa utilizzare, quali aree possono essere sorvolate e per quali scopi possa essere utilizzato il drone. Tali regolamenti fanno appello anche alla nostra coscienza di non compiere atti criminali, di non interferire con le autorità e di proteggere la privacy e la sicurezza di altre persone. 

Poiché l’uso di tali dispositivi è ancora un argomento in via di sviluppo, tali normative non sono perfette e ci sono ancora problemi che non sono stati affrontati completamente, ma nella maggior parte dei casi non rappresentano un rischio enorme per la nostra sicurezza. Come con la maggior parte delle tecnologie, dobbiamo essere consapevoli dei rischi che la circondano, ma dovremmo anche apprezzare tali progressi che, se regolati correttamente, possono avvantaggiarci in molti modi. L’uso corretto dei droni potrebbe migliorare la nostra sicurezza, aumentare l’efficienza energetica, favorire l’assistenza sanitaria, migliorare l’agricoltura, migliorare i trasporti e aiutarci in molti diversi settori della nostra vita. Invece di considerare le nuove tecnologie come qualcosa da temere, potremmo essere consapevoli ed impararne l’utilizzo a nostro vantaggio.

Risorse addizionali:

https://www.celantur.com/blog/drones-uav-data-protection-eu/
https://www.dronetechplanet.com/the-history-of-drones-timeline-from-1907-to-2019/
https://www.forbes.com/sites/stephenrice1/2019/02/04/eyes-in-the-sky-the-public-has-privacy-concerns-about-drones/?sh=590886416984

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